Posizionare male un dispositivo nato per rilevare la temperatura ambientale sarebbe una cosa molto grave. Spesso si è convinti che un cronotermostato non funzioni solamente perchè lo si è installato in un luogo sbagliato, soggetto a correnti d’aria o sbalzi di calore.
Perchè sprecare i nostri soldi per l’acquisto di uno strumento che non siamo stati capaci di metterlo nelle condizioni di funzionare bene?
Perchè essere costretti a ricevere bollette più salate del solito?
All’interno di questo articolo si spiegherà come evitare gli errori più frequenti e dove si mette il crono per raggiungere il comfort massimo.
Il cronotermostato è un dispositivo in grado di assimilare o di cedere calore senza variare la temperatura, in questo modo si regola il grado di calore di un ambiente interno in modo da rispondere al meglio al fabbisogno termico del proprio ambiente domestico, offrendo agli utenti la possibilità di impostare specifiche fasce orarie della giornata oppure dei programmi settimanali. Nonostante sia ormai divenuto un prodotto abbastanza noto a livello famigliare, non tutti sanno ancora dove si mette un cronotermostato.
Questa componente assume grande centralità nell’impianto di riscaldamento attraverso di esso si può infatti gestire il benessere termico, favorendo la regolazione della variazione di temperatura di un elemento sensibile che è parte integrante dello stesso impianto, questo elemento si trova anche nella caldaia con lo scopo di garantire un buon comfort domestico a fronte di un vantaggioso risparmio energetico che consente al tempo stesso di ridurre le spese.
Il cronotermostato riesce a regolare la temperatura comunicando con la caldaia, attivando il suo spegnimento oppure la sua accensione, si favorisce così una maggiore efficienza del riscaldamento con un impatto ambientale ridotto.
Sfruttando la funzione di programmazione nel tempo del riscaldamento, il cronotermostato può essere impostato in un intervallo di tempo da poter modulare in base alle proprie esigenze personali: si può avviare una programmazione della temperatura oraria, giornaliera e settimanale.
Tra i diversi tipi di cronotermostato, quelli a programmazione giornaliera assolvono al meglio il loro compito all’interno di appartamenti e nelle abitazioni dove si registrano variazioni significative nel passaggio da un giorno ad un altro.
Invece quelli a programmazione settimanale permettono di impostare una temperatura diversa per ogni giorno della settimana in base alle esigenze personali assicurando una riduzione dei consumi. Per quanto riguarda il termostato ambiente connesso, questo dispositivo è estremamente flessibile, perché è soggetto ad una programmazione modulabile con la possibilità di intervenire a distanza in qualsiasi momento con lo scopo di offrire sempre la giusta temperatura ambientale; oltre a favorire la gestione della temperatura si aggiungono delle funzioni tecnologiche avanzate che permettono di conoscere in tempo reale lo stato di funzionamento della caldaia.
Il funzionamento del dispositivo avviene tramite un interruttore on/off che si attiva o si spegne alla temperatura stabilita durante la fase di programmazione per il raggiungimento di una condizione ambientale stabile. Il principale obiettivo di questo sistema è quello di ridurre gli spegnimenti e le accensioni per ottenere un maggiore comfort interno con una temperatura stabile, secondo un funzionamento pianificato nel tempo servendosi di innovative prestazioni di tipo tecnologico.
Gli errori degli inesperti
Anche senza essere necessariamente dei professori di fisica, è importante ragionare sulle fonti termiche presenti in casa, prima di posizionare sul muro il nostro strumento, nel primo posto che troviamo disponibile.
Per regolare la temperatura di un ambiente domestico, contribuendo al risparmio del gas, è necessario non trascurare il posizionamento del dispositivo, dal momento che il miglior collocamento dell’apparecchio in casa determina un’ottimizzazione del riscaldamento. Per questa ragione, mettere questo prodotto vicino a una finestra, lasciata generalmente aperta, sarebbe un errore imperdonabile, in termini di consumi.
Stesso discorso riguarda l’installazione in cucina. E’ sbagliatissimo montare un termostato in un luogo dove la temperatura del forno o la sola presenza di tante persone contemporaneamente potrebbe falsare il rilevamento termico.
Come indicato nel libretto delle istruzioni dei vari dispositivi realizzati dai diversi marchi, il cronotermostato per non risentire di sbalzi termici o di alterazioni nel funzionamento deve essere installato in una stanza principale dove si ha una temperatura media oppure in una zona rappresentativa del fabbricato dove si concentra lo svolgimento della maggior parte delle attività del nucleo familiare.
Si sconsiglia di sistemarlo nel punto più freddo della casa dal momento che il resto dell’immobile sarebbe troppo caldo, allo stesso modo si suggerisce di non posizionare il dispositivo in un luogo troppo caldo in quanto gli altri locali resterebbero troppo freddi. Per il raggiungimento del giusto comfort termico in tutto l’ambiente interno sarebbe opportuno installare negli altri ambienti delle valvole termostatiche in questo modo in automatico i radiatori vanno incontro a spegnimento al momento del raggiungimento della giusta temperatura.
I modelli disponibili sul mercato si prestano principalmente ad essere installati a parete, ad un’altezza media di 150 metri da terra e non a contatto con l’esterno, né con una zona non riscaldata, può essere anche posizionato su un mobile o su una mensola, ma sempre al riparo da fonti di calore o correnti di aria.
Per ridurre gli sprechi associati al funzionamento del proprio impianto di riscaldamento, scongiurando la dispersione di calore, è quindi importante installare il regolatore elettronico di temperatura ambientale nello spazio principale della propria abitazione o del luogo di lavoro.
Quando il crono è destinato ad utilizzo in un ufficio si dovrà dunque stimare attentamente il punto ottimale dove alloggiare il dispositivo, che dovrà essere un ambiente dove la temperatura registrata dai suoi sensori sia la più rappresentativa di tutto l’ambiente. Solo una collocazione idonea permetterà l’uso razionale dell’apparecchio e il conseguente ottimizzo del consumo energetico e la riduzione delle spese.